Un evento imperdibile ha avuto luogo a Reggio Calabria, un’occasione che ha unito cultura e storia in un’atmosfera coinvolgente. Presso la libreria “Spazio Open”, il rinomato autore Carlo Scalfaro ha presentato il suo ultimo lavoro, “Le Guance Rosse”, un’opera profonda ed evocativa edita da Città del Sole Edizioni.
Questo libro non è solo una raccolta di storie, ma una riflessione che abbraccia le esperienze di una Calabria in trasformazione. Scalfaro, che vanta una carriera da sindacalista e dirigente politico, ha voluto condividere un pezzo della sua memoria, parlando di un passato che oggi sembra lontano, ma che continua a vivere nelle narrazioni di chi lo ha vissuto e nel cuore della nostra terra.
Carlo Scalfaro ha incantato il pubblico parlando delle origini del suo ultimo libro, dove confluiscono storie e confidenze impresse nella sua mente nel corso degli anni. “Ho assemblato una serie di narrazioni diverse, ho voluto raccontare un passato che forse non esiste più. Oppure che cova ancora, seppur in forme diverse, sotto la superficie di una Calabria che spesso è dimenticata,” ha spiegato l’autore con passione. La sua opera porta alla luce una condizione femminile di un tempo, un’epoca in cui la lotta per l’emancipazione era solo un desiderio latente, una speranza silenziosa.
Scalfaro ha parlato della responsabilità che sente verso il suo passato e di come le esperienze vissute nelle zone interne lo abbiano spinto a mettere per iscritto questi ricordi. “Quando si arriva a un’età in cui il futuro sembra breve, sorge il bisogno di raccontare le storie che ho raccolto durante il mio cammino,” ha aggiunto, sottolineando la forza e la resilienza delle donne che ha incontrato lungo la sua strada. Quest’opera, quindi, non è solo un libro, ma una sorta di testamento culturale e umano.
Durante l’evento, è stata importante anche la voce di Aldo Libri, uno dei principali organizzatori dell’incontro, che ha sottolineato l’importanza di Carlo Scalfaro per la Calabria. “Carlo è un uomo profondamente legato alla sua terra, un grande intellettuale,” ha affermato. “Il suo libro è un viaggio delicato e profondo che esplora non solo la Calabria, ma anche la condizione sociale delle donne.”
Un’intervista con Antonella Cuzzocrea, responsabile della libreria Spazio Open, ha ulteriormente illuminato i temi toccati nell’opera. “Questo libro è un viaggio di memorie, un resoconto di storie femminili che parlano della lotta delle donne per la loro emancipazione,” ha commentato. Le sue parole sottolineano l’importanza della letteratura nel riportare alla luce le esperienze vissute, rendendole accessibili a una nuova generazione.
Scalfaro e il suo libro, quindi, non sono solo un riflesso di un tempo passato, ma anche un invito a riconsiderare il presente e il futuro delle donne e della Calabria. La presentazione si è conclusa lasciando il pubblico con una riflessione profonda, colpito dalla bellezza e dalla fragilità delle storie narrate.
In un’epoca in cui la narrazione è fondamentale per comprendere la nostra identità, opere come quella di Scalfaro diventano essenziali. “Le Guance Rosse” non è solo un libro, ma uno strumento che ci invita a esplorare le nostre radici e ad affrontare la realtà attuale con uno sguardo nuovo. Attraverso queste storie, l’autore ci porta a conoscere un mondo che, seppur lontano, continua a influenzare il presente.
Scalfaro, con la sua scrittura semplice ma evocativa, invita i lettori a immergersi in un viaggio nel tempo, una sorta di riflessione su un passato che è intrinsecamente legato al nostro presente. Ogni storia racchiude una lezione e un’emozione, un piccolo pezzetto dell’anima della Calabria che non deve essere dimenticato. La narrazione diventa, quindi, un mezzo per mantenere viva la memoria collettiva delle esperienze femminili, un atto di resistenza culturale in un mondo che spesso tende a dimenticare.