Liam Lawson sta vivendo un avvio di stagione straordinario nel 2024, con sei gare già alla guida della Racing Bulls. I riflettori sono puntati su di lui dopo un’ottima prestazione al Gran Premio degli Stati Uniti, dove ha ottenuto il nono posto.
Questo risultato non solo segna la sua prima entrata in classifica Piloti, ma ripete anche il suo miglior piazzamento precedentemente realizzato a Singapore nel 2023. In Texas, però, ha dovuto fare i conti con alcune difficoltà, tra cui una penalizzazione in griglia per un nuovo motore e solo una sessione di prove libere per adattarsi alla pista. Adesso, con lo sguardo rivolto al Gran Premio del Messico, l’automobilista neozelandese ha grandi aspettative e un tempo considerevolmente maggiore per prepararsi.
La pista messicana si presenta con caratteristiche molto diverse rispetto ad Austin, e Lawson sa esattamente quali sfide lo attendono. “Il Messico è come un altro pianeta rispetto ad Austin, partendo dall’altitudine che influisce direttamente sulla configurazione della macchina. Qui, dobbiamo utilizzare un assetto ad alto carico aerodinamico,” ha spiegato. Tutto ciò significa che le velocità massime che i piloti possono raggiungere sono tra le più elevate di tutta la stagione, e questo rende le curve impegnative, in particolar modo nelle sezioni ad alta velocità. Lawson ha notato che, nonostante l’impostazione della macchina, l’aderenza sul circuito messicano è relativamente bassa, il che provoca un’elevata scivolosità e difficoltà nella gestione degli pneumatici.
La preparazione gioca un ruolo cruciale. Lawson ha già girato a Città del Messico, ma solo per una sessione di prove libere nel 2022. “Ricordo che dovrò riassaporare tutto da capo, ma fortunatamente ho il vantaggio di avere un numero maggiore di sessioni di prove libere per trovare il giusto ritmo,” ha commentato. C’è una certa eccitazione nell’aria, mentre il pilota sa che tutto quello che ha imparato ad Austin potrebbe fornirgli un bagaglio di esperienza da cui attingere, anche se il circuito messicano richiederà un diverso approccio tecnico.
La preparazione: un’arte da perfezionare
In Messico, non ci sarà solo Lawson sulla griglia, ma anche i suoi compagni di squadra saranno pronti a dare il massimo. Yuki Tsunoda ha sottolineato alcuni dei punti cruciali su cui devono concentrarsi durante il weekend di gara. “Sappiamo che la pista richiede un alto carico aerodinamico, ma la sensazione è quella di avere le ali di Monza,” ha detto, evidenziando il fatto che l’altitudine rende tutto un po’ più complicato. La mancanza di ossigeno si fa sentire, ma in una misura minore quando si è al volante.
In questo caso, la gestione terapeutica della vettura sarà fondamentale, e con le prove libere2 dedicate a un test di pneumatici Pirelli per il futuro, Tsunoda è consapevole che il tempo per la messa a punto della macchina sarà ridotto. “Sicuramente è necessario lavorare sui giusti livelli di raffreddamento, specialmente perchè ci sono molte parti che facilmente si possono surriscaldare,” ha chiarito. La strategia che i piloti adotteranno in Messico sarà decisiva per cercare di superare le difficoltà attese.
La sensazione di voler riscattare una prestazione che, nel caso di Tsunoda, non è stata all’altezza delle aspettative ad Austin, è palpabile. Con così tante incognite e variabili da considerare, i piloti dovranno anche affrontare la pressione di un circuito dalle peculiarità uniche che sicuramente metterà a dura prova le loro capacità e la preparazione della vettura. La tensione è alta, e le attese crescono per vedere come Lawson e Tsunoda affronteranno questa nuova avventura in Messico.