Luca Lombroso, meteorologo di Modena, ha saputo trasformare il suo lavoro in un vero e proprio spettacolo, unendo scienza e comunicazione. Conosciuto per i suoi interventi televisivi e per la presenza vibrante sui social, racconta di un percorso che lo ha portato a diventare una figura di spicco nel panorama meteorologico. La sua visione unica ed innovativa del meteo, che unisce conoscenze tecniche a una spiccata capacità di coinvolgere il pubblico, gli è valsa il titolo di meteorologo dell’anno 2023. Scopriamo di più sulla sua vita e sulla sua professione.
Luca Lombroso, fin da bambino, aveva aspirazioni che lo portavano in lontananza. “Da piccolo pensavo di diventare ferroviere, ero affascinato dai treni. L’idea di viaggiare per lavoro mi entusiasmava,” narra. Ma, con il passare del tempo, si è avvicinato al mondo della meteorologia, scoprendo una passione che lo avrebbe guidato lungo tutto il suo cammino professionale. A partire dagli studi all’istituto Tecnico F. Corni di Modena, la sua curiosità si è intrecciata con la chimica, la fisica e la matematica. “È stato un processo graduale, ma ho realizzato che la meteorologia era la mia vera vocazione,” continua nel suo racconto.
Nel 1987, il suo ingresso all’Osservatorio geofisico dell’università di Modena rappresenta la chiave di volta. Qui, si dedicò a lavori di automatizzazione della strumentazione meccanica, scoprendo l’importanza della tecnologia nel monitoraggio meteorologico. La sua carriera ha poi preso il volo: “Nel 1999 sono stato coinvolto in un progetto internazionale a Innsbruck. Ho anche fatto studi più complessi a Londra, osservando i temporali dal cielo sugli aerei.” Ogni esperienza ha arricchito la sua competenza, permettendogli di diventare un vero esperto del clima.
Luca Lombroso non è solo un semplice meteorologo; è una figura che ha saputo reinventare il comunicare le previsioni. “Curo le previsioni del tempo in maniera che sembrino uno show. Voglio che la gente si senta coinvolta,” spiega con entusiasmo. Il suo approccio creativo si estende anche ai social media, dove ha sviluppato un progetto unico per aiutare i genitori a capire quando è il momento migliore per stendere il bucato.
Utilizza un indice particolare, che tiene conto di variabili come temperatura, umidità, e persino il vento. “Le mie previsioni a riguardo? Mischio tante informazioni con l’obiettivo di offrire alla gente un semplice, ma efficace, modo per organizzarsi con il bucato.” Insomma, un approccio del tutto nuovo per un argomento frequentemente percepito come noioso. La sua dote di divulgatore gli consente di esplorare la meteorologia in modo accessibile, quasi colloquiale, avvicinando tematiche difficili al pubblico.
Nel mondo della meteorologia, la divisione tra scienza rigorosa e interpretazione soggettiva è labile e complessa. “Il meteo, purtroppo, non è una scienza esatta. La matematica, invece, lo è,” sottolinea Lombroso. Spiega che il lavoro del meteorologo è variegato e multifacetato, e non sempre lineare. “Ogni previsore ha il proprio approccio. C’è chi usa maggiori tecniche di calcolo, chi osserva l’ambiente. È un po’ come in medicina, ci sono specializzazioni,” chiarisce.
Quando si tratta di interpretare i dati, la competenza specifica del meteorologo è cruciale. “Dobbiamo considerare la situazione locale e sappiamo bene che comunicare con il pubblico è essenziale. Comunicare solo in modo tecnico non è necessariamente il modo giusto,” afferma con una certa convinzione. L’abilità di mantenere un equilibrio nell’informazione, evitando sia il catastrofismo sia un’eccessiva leggerezza, è una delle sfide più ardue. “Occorre saper spiegare senza lasciarsi trasportare dalle emozioni, anche in circostanze davvero impressionanti,” assicura.
Il cambiamento climatico è una questione sempre attuale e Lombroso si trova a fronteggiare le polemiche relative alla gestione di aree urbane rispetto ai canali tombati. “Non dovremmo mai prendere la decisione di coprire i canali. Questa è una scelta insensata,” sostiene. Crede sia necessario ripensare come gestiamo le nostre città, coinvolgendo esperti e tecnici in una riflessione più ampia: “Lo scenario climatico è davvero cambiato in nessun’occasione abbiamo visto così tanti eventi estremi.”
Inoltre solleva un punto dolente: la burocrazia. “Le difficoltà tecniche degli enti pubblici sono ben evidenti. Ci sono tantissimi enti che si sovrappongono, ed è complicato orientarsi tra procedure che spesso non aiutano.” Con l’aumento delle alluvioni e il cambiamento del clima, diventano sempre più imprescindibili interventi coordinati. “Serve un cambiamento, altrimenti non riusciremo a farci strada in questo contesto complesso,” conclude.
Il lavoro di Luca Lombroso non si ferma solo alle previsioni, ma abbraccia una responsabilità più ampia. La meteorologia e la vita quotidiana si intrecciano in un viaggio dove il meteo diventa non solo informazione, ma anche una parte integrante della vita di tutti.