L’iniziativa del fisco italiano: lettere di compliance per migliorare la compliance fiscale. Ecco cosa sapere.
Il Fisco italiano si prepara a intensificare la sua attività di controllo sui contribuenti con l’obiettivo di migliorare la cosiddetta “compliance” fiscale. Nel corso del prossimo anno, l’Agenzia delle Entrate prevede l’invio di almeno tre milioni di lettere destinate ai cittadini italiani.
Questa iniziativa è parte di una convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia, valida fino al 2026, che mira a intercettare quei contribuenti non in linea con il Fisco, offrendo loro la possibilità di regolarizzare la propria posizione senza incorrere immediatamente in sanzioni.
L’importanza delle lettere di compliance
Le lettere di compliance rappresentano uno strumento fondamentale per favorire il versamento spontaneo delle imposte e far emergere gli imponibili ai fini IVA, valutando l’effettiva capacità contributiva di ciascun soggetto. Questo tipo di comunicazione si distingue da altre iniziative fiscali, come il concordato preventivo e le sanatorie, che mirano a recuperare vecchi debiti mai saldati e a evitare sanzioni e interessi.
Negli ultimi anni, l’uso delle lettere di compliance è aumentato considerevolmente. Nel 2023, il numero di lettere inviate ha superato i tre milioni, generando entrate per oltre quattro miliardi di euro. Senza queste comunicazioni, è probabile che tali somme non sarebbero mai state recuperate, o avrebbero richiesto un intervento più deciso e costoso da parte del Fisco.
Le lettere del Fisco sono destinate principalmente a quei contribuenti che non dichiarano tutte le entrate ottenute. Esistono infatti termini di tempo entro cui è possibile rimettersi in regola, evitando così che l’Agenzia delle Entrate debba avviare procedure di riscossione per le somme mancanti. L’intento è segnalare l’errore a chi l’ha commesso in buona fede, permettendo al Fisco di concentrarsi sui casi di evasione fiscale più gravi e intenzionali.
Partite IVA e controlli periodici
Le partite IVA sono un altro target importante di queste lettere. Chi ha emesso fatture elettroniche senza presentare le comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA riceverà una comunicazione. Ogni tre mesi sarà effettuato un controllo automatico per verificare le operazioni effettuate dalle partite IVA. In caso di discrepanze, una lettera di avviso sarà inviata al contribuente, consentendo di correggere eventuali errori prima che scattino le sanzioni.
Inoltre, le lettere saranno inviate a coloro che presentano dati ISA irregolari. Gli Indici Sintetici di Affidabilità sono fondamentali per determinare l’affidabilità fiscale di una partita IVA. Qualsiasi anomalia riscontrata nei pagamenti ricevuti rispetto alle somme dichiarate porterà all’invio di una comunicazione.
Comunicazioni per dipendenti e affittuari
Un’ulteriore categoria di lettere riguarderà i dipendenti, o coloro che percepiscono redditi assimilati, nonché chi incassa affitti di immobili e non ha presentato la dichiarazione dei redditi nei tempi previsti. In questi casi, il contribuente avrà 90 giorni dalla scadenza dei termini per regolarizzare la propria situazione, pagando solo una sanzione minima.
Questa strategia del Fisco italiano non solo mira a recuperare le somme dovute, ma anche a promuovere una maggiore consapevolezza tra i contribuenti riguardo ai propri obblighi fiscali. In un contesto economico in cui la lotta all’evasione fiscale è cruciale per il mantenimento delle finanze pubbliche, l’invio di queste lettere rappresenta un passo importante verso una maggiore equità fiscale.
L’Agenzia delle Entrate, attraverso l’uso delle tecnologie e delle analisi dei dati, sta cercando di rendere sempre più efficiente il sistema fiscale italiano. Questo approccio non solo aiuta a ridurre l’evasione fiscale, ma contribuisce anche a creare un clima di fiducia tra lo Stato e i cittadini, incoraggiando un comportamento fiscale corretto e responsabile.