Un’occasione imperdibile per riscoprire la storia e il patrimonio ferroviario della Sicilia si sta avvicinando. Infatti quest’anno si celebra il 150° anniversario dell’inaugurazione della storica linea che ha unito Comitini-Girgenti e Porto Empedocle. Una ferrovia che, dall’epoca della sua apertura nel 1874, ha marcato profondamente lo sviluppo economico e sociale della regione. Scopriamo insieme le caratteristiche, le trasformazioni e i festeggiamenti legati a questa storica arteria ferroviaria.
La ferrovia che collega Comitini a Porto Empedocle, si estende per 144 chilometri ed è stata pensata per facilitare il trasporto di minerali di zolfo, un’attività che all’epoca fioriva nel territorio siciliano. Questo tratto ferroviario ha rappresentato un pilastro fondamentale per l’industria mineraria e ha contribuito alla crescita economica della zona, permettendo il passaggio rapido delle merci dal cuore dell’isola verso il porto, strategico per l’export. Tuttavia, con il declino del mercato dello zolfo e la chiusura delle miniere, il ruolo di questa linea è andato assottigliandosi.
Nonostante ciò, il servizio non è mai stato completamente abbandonato; infatti, ha continuato a funzionare, anche se con una portata lentamente decrescente. Negli anni ’90, l’ulteriore deterioramento ha colpito la linea a scartamento ridotto per Sciacca e Castelvetrano, portando a un drammatico calo del traffico presso la stazione di Porto Empedocle. Questo ha segnato un lungo periodo di crisi per il trasporto ferroviario nella regione. La sfida è stata significativa, con la comunità che ha assistito impotente al deterioramento di una parte così vitale della propria storia.
Nei primi anni 2000, però, un’idea innovativa ha rinvigorito la tratta. La fermata “Tempio di Vulcano”, situata nel Parco Archeologico di Agrigento, è stata istituita per permettere ai turisti di avventurarsi nella Valle dei Templi su treni storici. Così, la Fondazione FS Italiane ha iniziato a investire in un serie di misure di recupero e valorizzazione per questa linea. Il progetto “Binari senza Tempo” è stato concepito per combinare l’amore per la storia ferroviaria con il potenziale turistico, offrendo una nuova vita a una infrastruttura storica. Il restauro dell’ottocentesca stazione di Porto Empedocle è un tassello fondamentale di questo piano, trasformandola in un vero e proprio parco ferroviario.
Ma, non si ferma qui. Con la creazione di eventi e programmi promozionali mirati, la Fondazione FS mira a richiamare l’attenzione su un turismo ferroviario che unisce l’amore per i viaggi e il rispetto per l’heritage. Un modo perfetto per vedere non solo i paesaggi meravigliosi della Sicilia, ma anche per rivivere la storia attraverso le ferrovie che un tempo rappresentavano un’importante via di collegamento tra le persone e i luoghi. Così, la trasformazione della linea da semplice mezzo di trasporto a attrazione turistica è un chiaro esempio di come una storia possa essere riadattata e reinventata.
Per celebrare i 150 anni dell’attivazione di questa storica linea, la Fondazione FS ha preparato un ricco programma di eventi che si svolgerà il 20 e 21 novembre. Si darà il via a un viaggio unico a bordo di un “Espresso” storico che partirà da Palermo fino a Porto Empedocle, proprio lungo l’itinerario originale. Durante questi due giorni speciali, i visitatori potranno anche esplorare la nuova veste dell’area ferroviaria di Porto Empedocle, ora riconvertita in un polo culturale e turistico.
Il rinnovato look della stazione non è solo un bel modo per omaggiare il passato ma rappresenta anche gli sforzi della comunità per ridare vita e dinamismo a un’area un tempo centrale del commercio ferroviario. La riqualificazione delle infrastrutture, come l’ex Magazzino Merci, ora all’avanguardia per eventi, si allinea perfettamente alla filosofia di valorizzazione del patrimonio. Ci sono anche spazi per conferenze e incontri che riflettono l’impegno della Fondazione nel riavvicinare il pubblico al mondo delle ferrovie storiche.
Durante i festeggiamenti, si potranno vedere molti treni storici della Fondazione FS effettuare collegamenti tra le stazioni di Agrigento Centrale, Agrigento Bassa e Porto Empedocle. Gli uomini e le donne, i tecnici e i membri dell’Associazione Ferrovie Kaos saranno presenti per guidare e accogliere i visitatori. Non mancheranno mostre con modellini, foto storiche e cimeli che racconteranno in modo vivo il passato ferroviario della Sicilia. Sarà, in poche parole, un viaggio non solo fisico ma anche culturale nel tempo.
Tutti questi eventi sono stati progettati per offrire al pubblico un’esperienza immersiva nel mondo delle ferrovie, riscoprendo la loro importanza storica e sociale. La storica ferrovia Agrigento-Porto Empedocle si prepara così a scrivere un nuovo capitolo nella sua lunga storia, sempre vissuta grazie a quei binari che, oggi più che mai, continuano a far sognare e viaggiare. Una celebrazione ricca di significato non solo per gli appassionati di treni ma per chiunque voglia immergersi nella meravigliosa storia della Sicilia.