Una leggenda della F1 come Ayrton Senna, non poteva che avere al polso un altrettanto leggendario orologio, il cui produttore, ancora oggi, omaggia il defunto campione.
La Formula 1, il cui nome indica l’insieme di regole alle quali, sia piloti che vetture devono sottostare, è la principale categoria dell’automobilismo sportivo. La prima gara della storia della Formula 1, venne disputata a Silverstone, GB, nel 1950.
In realtà, le origini risalirebbero addirittura al lontano 1887, quando in Francia, il quotidiano Vélocipède, cercò di organizzare una gara con origine Parigi, per raggiungere Versailles, alla quale però si iscrisse un solo concorrente, determinando il fallimento dell’iniziativa. Così, col fine di attrarre un sufficiente numero di partecipanti, l’iniziativa fu nuovamente organizzata in seguito, offrendo però una ricompensa al vincitore. Da questo momento, le competizioni automobilistiche assunsero un’importanza ed un seguito di appassionati sempre maggiori, e la storia continua fino ad arrivare alla F1 che conosciamo oggi.
Rispetto al 1887 e alla coraggiosa prima iniziativa del Vélocipède, se ne è fatta di strada, dalla nascita de l’Automobile Club de France (ACF), alla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA). La Formula Gran Prix, lo sviluppo delle automobili, Ferrari, Williams e McLaren, solo per citare alcuni costruttori…ed infine, i campioni.
Capacità di ideare manovre a impossibili e al limite, attitudine al lavoro di squadra, essere in grado di comprendere e conoscere al meglio il proprio mezzo con capacità di adattamento, una mente perfettamente funzionante per reagire velocemente e forma fisica al massimo. Questi sopra citati sono alcuni degli elementi indispensabili per diventare un pilota di F1. La pressione alla quale sono sottoposti è altissima.
I riflessi devono essere sempre allenati, la coordinazione tra gli occhi e le mani, la visione periferica, sono fondamentali. In una gara, non c’è spazio per una pausa. Una distrazione a quella velocità, può essere fatale. Purtroppo, in Formula 1, gli incidenti gravi, sono numerosi. Tra i più drammatici, nel 1994, quello che tolse la vita al campione “Magic” Ayrton Senna da Silva.
Ayrton Senna, il campione brasiliano “Magic” della Formula 1, un uomo buono diventato leggenda
Nato il 21 marzo del 1960 a San Paolo, Ayrton Senna, si avvicina al mondo dell’automobilismo molto giovane, comincia infatti a gareggiare nei kart a soli tredici anni nel 1973, vincendo già all’esordio conquistando anche il Campionato Junior.
Questo mette le basi per il campione che diventa successivamente e che tutti conosciamo, corridore completo, ottima guida sul bagnato e la velocità in qualifica. Ancora oggi, è suo il record di vittorie sulla Monte Carlo e secondo alcuni studi risulta il pilota più veloce di sempre. Risultato, in un sondaggio sottoposto a 217 altri piloti professionisti, il pilota più grande di tutti i tempi, era conosciuto anche come gran benefattore a favore dei bambini del suo paese di origine, il Brasile
Senna era abituato a donare ad associazioni che si occupavano dei bambini e dei ragazzi del suo paese con difficoltà. Nel suo testamento, cospicue somme furono destinate ad opere a favore dei meno fortunati. Ayrton Senna, muore, a seguito delle ferite riportate in un incidente alla curva “Tamburello” del circuito di Imola, nel 1994, durante il Gran Premio di San Marino.
Competizione “maledetta” nell’arco di soli tre giorni perse la vita oltre a Senna, Roland Ratzenberger e Rubens Barrichello rimase ferito insieme anche ad alcuni meccanici e spettatori. La carriera di Ayrton Senna, seppur cominciata in giovane età e piena di vittorie e record, termina davvero troppo presto. Ma il giovane pilota ha lasciato un segno indelebile nei cuori del pubblico, e viene ricordato, non solo per le sue abilità e l’altruismo, ma anche per il suo stile. Ancora oggi, per TAG Heuer, Senna è ambasciatore di stile, e rende omaggio al campione con dei modelli unici, ispirati alla sua carriera.
Il TAG Heuer di Ayrton e i modelli che ne omaggiano la carriera
In una vecchia immagine del pilota, è possibile notare il modello che indossava. Ambasciatore del marchio, dal 1988, quello indossato è il S/EL, oro giallo da diciotto carati e l’emblematico design a forma di S. Sembra esserci una storia dietro a quest’orologio. A quanto pare, Senna avrebbe scommesso, con un meccanico, sul campionato del 1993, proprio quell’orologio. Come promesso poi, a seguito della sconfitta, il pilota si sarebbe trovato quindi a cedere il TAG Heuer al collega del team.
TAG Heuer continua a rendere omaggio al suo ambasciatore. Gli orologi tributo TAG Heuer Formula 1, hanno un’immagine dell’iconico casco del campione brasiliano incisa sul fondello a vite in acciaio inossidabile. Portano inoltre una scritta “Senna Special Edition”. A seconda dei modelli, colore e cinturino, disponibili sul sito ufficiale del produttore, i prezzi vanno da circa 1.300 euro fino ad oltre 3.500 euro.
Ayrton Senna, ha lasciato il segno. Ringraziamo TAG Heuer, che continua a far volare alto il ricordo di un pilota leggendario “assicurando che il suo esempio resti un’ispirazione per il futuro”.