L’argomento del turismo è sempre sotto l’occhio della lente d’ingrandimento, specialmente quando si parla di destinazioni iconiche come Venezia. A partire dalla Pasqua del 2025, questa affascinante città lagunare introdurrà un ticket di ingresso, una mossa volta a regolare il flusso di visitatori e ridurre i problemi legati all’overtourism. Scopriamo insieme le dettagliate normative e le implicazioni di questa nuova misura.
Dal 18 aprile al 4 maggio, e nei weekend di maggio, giugno e luglio, Venezia avrà finalmente un sistema di ticket d’ingresso. I turisti dovranno pagare 5 euro se prenotano almeno quattro giorni in anticipo, ma se la prenotazione avviene nei tre giorni che precedono la visita, il costo salirà a 10 euro. Questa decisione è stata annunciata dal sindaco Luigi Brugnaro e segue l’aggiornamento della legge di Bilancio del 2019. L’idea è di gestire i flussi turistici in un modo che tuteli l’unicità della città, da sempre un patrimonio mondiale dell’umanità. La misura è stata al centro di dibattiti accesi e critiche, specie dopo la sperimentazione iniziale dello scorso aprile. Molti hanno infatti suggerito di trovare soluzioni diverse, come investimenti economici piuttosto che richiedere un contributo ai visitatori. Tuttavia, il sindaco ha deciso di portare avanti il piano.
Le date e le modalità di pagamento: cosa sapere
Le date in cui sarà richiesto il ticket di ingresso aumentano notevolmente, passando da 29 a 54. Ma ciò che è interessante per i visitatori è che non ci sono limiti di presenza stabiliti. L’obiettivo, come indicato, è che con questa piccola tassa molti turisti potrebbero decidere di non visitare la città nei giorni di alta affluenza. Ci si aspetta che, dal 2024 al 2025, anche la cifra raccolta possa essere sostanziosa. Nel periodo di sperimentazione, ad esempio, sono stati incassati oltre 2 milioni di euro, ben al di sopra delle stime iniziali. È un dato che potrebbe far riflettere sull’effettiva rilevanza di questa novità.
Il ticket sarà obbligatorio per i visitatori di età superiore ai 14 anni, che prevedono di trascorrere la giornata a Venezia. È bene sapere che se si decide di pernottare, allora non sarà necessario pagarlo, dal momento che è già prevista una tassa di soggiorno. Venezia si prepara quindi a un cambiamento significativo nel modo in cui gestisce i turisti, e nel contempo promette di mantenere viva la sua magica e peculiare atmosfera.
Chi può essere esentato dalla tassa di ingresso?
Per chi ha bisogno di risparmiare, ci sono diverse categorie di esentati dal ticket. I residenti di Venezia, i nati nella regione Veneto, i minori di 14 anni e chi dispone di una Carta europea della disabilità, insieme ai relativi accompagnatori, non dovranno sostenere alcun costo. Anche i turisti che scelgono di soggiornare a Venezia sono già inclusi nella tassa di soggiorno, quindi non dovranno preoccuparsi del ticket. Ulteriori esenzioni includono studenti, lavoratori pendolari, e familiari dei residenti fino al terzo grado di parentela. Il sistema di esenzioni è abbastanza ampio e considera anche situazioni specifiche, come chi è in città per motivi medici o per partecipare a eventi sportivi.
Inoltre, anche i funzionari in visita ufficiale, i volontari e le forze armate in servizio sono esentati. Questo approccio garantisce che non ci siano disagi per i residenti e per coloro che hanno necessità particolari di ingresso nella città.
Dove vale il ticket e quando è necessario
Il ticket di ingresso sarà obbligatorio non solo per entrare a Venezia, ma anche per raggiungere le isole della laguna, escludendo però le isole minori come il Lido, Murano, Burano e altre. Un significativo dettaglio per coloro che viaggiano in crociera: al momento, se una nave attracca in città, il ticket dovrà essere pagato solo da chi scenda per una visita giornaliera. Le grandi navi da crociera non passeranno di fronte a piazza San Marco, quindi c’è ancora in discussione come applicare i ticket in questi casi.
No insomma, ci vorrà probabilmente tempo prima che tutto questo sistema si stabilizzi e che le misure possano portare i frutti sperati. Venezia si trova ora a un crocevia, dove tradizione e innovazione si incontrano, e la curiosità di come evolverà la situazione si fa sempre più forte.