Bevuto acqua di mare? I pericoli che corri e cosa fare immediatamente

Mentre si fa un bagno in mare può capitare di bere inavvertitamente un po’ di acqua salata. È pericoloso? La parola all’esperto.

È questo il periodo dell’anno in cui le spiagge si riempiono di famiglie (e non solo). Per i bambini non c’è cosa più bella di starsene a giocare sulla sabbia e concedersi un bel bagno di tanto in tanto. La prudenza è d’obbligo, perché gli incidenti – lievi e gravi – sono sempre dietro l’angolo. Ce n’è uno più frequente di altri: bere inavvertitamente dell’acqua di mare. Alzi la mano chi non l’ha mai fatto. Cosa fare in questi casi? E se succede a un bambino i genitori dovrebbero preoccuparsi? Ecco tutte le risposte.

Lifestyle ao Minuto ha sottoposto il problema a un esperto come il pediatra Hugo Rodrigues, autore della popolare pagina Instagram Pediatrics for All, per capire meglio come gestire questo tipo di situazioni. La prima raccomandazione è: niente panico, ma calma e sangue freddo. Fino a prova contraria, per un po’ d’acqua di mare non è mai morto nessuno.

Gli effetti dell’acqua di mare sul nostro organismo

“Non c’è alcun rischio nel bere un po’ di acqua di mare, per cui non c’è motivo di preoccupazione”, chiarisce subito Hugo Rodrigues, avvertendo tuttavia che il problema si pone in caso di contaminazione. Se beviamo dell’acqua di mare inquinata o comunque alterata, il discorso cambia e la cura dovrebbe essere diversa.

“Se l’acqua non è contaminata, e gran parte della nostra acqua non lo è, il rischio è zero – sottolinea il pediatra -. Quando c’è un rischio di contaminazione per la salute pubblica, tuttavia, è il caso di far scattare un campanello d’allarme. Se il problema è noto in partenza, nel senso che il mare è dichiaratamente inquinato, dovremmo evitare di farci anche il bagno. In situazioni normali, questo rischio non si verifica. La quantità di acqua che si beve, in ogni caso, non è significativa”.

Non solo. L’esperto ricorda che con l’acqua di mare i bambini possono, in teoria, rischiare il soffocamento. “Quello che i genitori dovrebbero fare è lasciare che il bambino tossisca naturalmente. Il nostro corpo ha meccanismi che impediscono ai fluidi di entrare nei polmoni”, continua il pediatra.

E la sabbia? Molti genitori temono che siamo un pericolo per i più giovani se la ingoiano accidentalmente. Ancora una volta, Hugo Rodrigues tranquillizza tutti. “I bambini che vengono in spiaggia e mangiano un po’ di sabbia sono un classico. Il rischio che accada qualcosa di grave è molto basso, poiché la quantità consumata è molto piccola”.