Tasse: ecco chi vuole aumentarle e perché | Un’idea che viene da lontano

Il taglio del cuneo fiscale è sempre all’ordine del giorno, ma mai concretamente affrontato. Ma ecco la proposta sconvolgente

I temi economici sono tra le maggiori grane che sta affrontando il nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni. Dal Reddito di cittadinanza, passando per le pensioni, i rincari delle bollette di luce e gas, l’aumento dei prezzi del carburante. Tante questioni sul tavolo. E poi, l’annoso tema delle tasse. Non ci crederete, ma c’è anche chi vuole alzarle.

Proprio recentemente, l’Esecutivo ha varato la Manovra. Un provvedimento che ha suscitato (come ovvio) grandi dibattiti politici. Le opposizioni, infatti, sostengono che le azioni messe in campo dal Governo Meloni non incidano in alcun modo sulla vita degli italiani. D’altro canto, la maggioranza difende i propri provvedimenti e sostiene di aver fatto il possibile con le risorse attuali.

Ma sono tanti i temi sul tavolo. A cominciare dal Reddito di cittadinanza. Strumento prezioso di welfare per il Movimento 5 Stelle (che lo ha introdotto) e per una parte della sinistra, odiosa forma di assistenzialismo per il centrodestra. E poi, ovviamente, la drammatica inflazione che sta colpendo le tasche degli italiani, con aumenti sulle bollette di gas e luce. Ma anche con rincari sul costo della benzina.

Senza soffermarsi, poi, sulla questione del tetto all’utilizzo del contante, a sua volta collegato al tema dell’evasione fiscale. Il taglio del cuneo fiscale è sempre all’ordine del giorno, ma mai concretamente affrontato. Eppure, non ci crederete, c’è chi le tasse vuole aumentarle.

Chi vuole far salire le tasse

E’ infatti sconvolgente il contenuto di una lettera che, qualche tempo fa, ha fatto il giro del mondo: “Molti di noi, in questi due anni di pandemia, hanno visto aumentare le loro ricchezze. Pochi di noi, o forse nessuno può dire di aver pagato il giusto di tasse” è scritto nella missiva.

Va peraltro sottolineato come questa lettera è stata scritta all’inizio del 2022, quando, cioè, la guerra in Ucraina non era ancora stata scatenata. Con tutte le implicazioni che ha portato e sta portando con sé.

A fare questa richiesta 102 miliardari che hanno inviato la lettera a Davos (Svizzera), in concomitanza con le riunioni virtuali del World Economic Forum, tenutesi nel gennaio 2022. Un appello lanciato ai governi di tutto il mondo per ristabilire l’equità, soprattutto quando siamo ormai a tre anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, che, come sappiamo, ha colpito la salute, ma anche l’economia mondiale.

I 102 si firmano “Milionari patriottici” e scrivono: “Il sistema attuale ha creato una mancanza di fiducia tra la gente normale e le elite”. A distanza di quasi un anno, però, sostanzialmente nessun governo ha recepito questo appello.